Castello di Chiavari: come mai questo nome?


Fra le molteplici ipotesi1, quella sostenuta da Temistocle Franceschi nel suo intervento al Convegno sull'urbanizzazione di Chiavari nel 1978, mi pare quella più coerente con le risultanze della ricerca.

 

 Geo  Pistarino nello stesso convegno sulla urbanizzazione  di Chiavari  scrive: "Sappiamo dunque, all'incirca, in quale area si estendeva nel 1066 il fundus di Chiavari. Conosciamo la precisa ubicazione di localita che in questo fundus, prima o poi, furono centri di insediamento umano, piu' o meno notevole, come Maxena, Leivi, Pino." " Dov'era il locus di Chiavari? Certamente non la' dove si estende la citta' attuale: sulla pianura fra l torrente Rupinaro e l'Entella.N el 980 ed ancora nel 1066 questa pianura, formata dai depositi del torrente  del fiume, non esisteva od era limitata una sottilissima striscia alluvionale. Il mare si spingeva a ridosso o quasi a ridosso della collina, penetrava nelle valli del Rupinaro e dell'Entella..... ". "Una brevissima conclusione mi sembra qui opportuna, unicamente per sottolineare che il toponimo di Chiavari, per quanto variamente configurato ed espanso sul territorio tra il secolo X ed il secolo XII interesso' unicamente l'area del Rupinaro, non quella del litorale o quella dell'Entella.""Ritengo dunque che il locus Clavari ammesso che avesse un preciso punto di riferimento e non indicasse un'area piu' o meno circoscritta, debba ricercarsi o nel sito della chiesa di S. Pietro oppure la' dove sorgeva il centro abitato preromano, del quale e'  rimasta la necropoli.

Quella che chiamiamo Citta' di Chiavari  fu per molti secoli successivi chiamata Castrum Clavari ed "in castro Clavari" venivano firmati gli atti dai notai.

Quindi si tratta di capire quindi non i motivi per i quali la citta' fu chiamata Chiavari, ma come mai quando Genova decise di costruire il Castello decise di chiamarlo di Chiavari e non, per esempio, di Borgolungo o di Ri.

Poiche' il Castello in questione fu costruito garazie ad una  colletta  (vedi 1), ovvero raccolta forzosa di denaro dalla popolazione di un determinato territorio, e' ragionevole supporre che Genova lo chiamasse di Chiavari per estendere la " base imponibile", ovvero decidesse di chiamarlo di Chiavari perche' con tale termine si indicava una vasta area del  Rupinaro, come appunto rileva sulla base di documentazione storica il Franceschi, e pertanto si obbligava un vasto numero di persone di Maxena, di Leivi, di Pino, etc e della piana del Rupinare a pagare la suddetta colletta, consentendo di raccogliere una somma di denaro sufficiente per la costruzione del Castello. Se Genova lo avesse chiamato di Borgolungo, solo gli abitanti di Borgolungo sarebbero stati costretti a pagare.

La colletta del 1140  (Della Cella – Memorie - pag. 38 e seguenti e pag. 66  e Anonimo – Note storiche su Chiavari del sec. XIII al sec. XIV man. Soc. Ec. e Rocca – Memorie- man. pag. 25) sembra suggerire questa ipotesi. Vi è anche un motivo d' ordine "politico", il castello veniva costruito all'indomani di una "lega perpetua" con i Conti di Lavagna del 1138 ed era opportuno per Genova fosse rappresentativo della piana del Rupinaro e d'intorni.

Quale dunque l'etimologia della parola Chiavari  proposta dal Franceschi?:

 "... tenderei a istituire un parallelismo  di */klava/   con  */grava/ ( celtico pe taluni, per altri mediterraneo al par di */klava/),) che par valer appunto "ciottoli prodotti e convogliati dall'acqua", "ghiaia", "greto di torrente".

La piana alluvionale del Rupinaro, il greto del torrente e gli ambienti limitrofi sembrano indicare approssimativamente quello che secondo il Pistarino era il fundus Clavari prima della costruzione del Castello.

Non avrebbero pari giustificazione storica le altre ipotesi.

Il nome dell'antica citta' della necropoli non vi è traccia avesse qualche riferimento con la parola Chiavari, se non facendo ipotesi molto forti.

La ricerca indicherebbe come centro di questo "templum", di questa citta', un punto di S. Pier di Canne.  Una pertinenza di  Leivi, lungo la "via", "ubi dicitur ad Solarium" ( archivio capitolare di S. Lorenzo a Genova, fondo S. Eustachio, cart. 428, perg. 36,doc. 5 luglio 1257), potrebbe essere intesa come una rimanenza toponomastica dell'antica  "ad Solaria".  Il toponimo "Clavari", inteso come piana all'vionale del Rupinaro e d'intorni ha sostituito ad Solaria per il mutarsi dei luoghi, non piu' cratterizzati da una laguna con la punta dei promontori allineati a Sud, ma ha matenuto approssimativamente la stessa estensione ed una aggregazione  degli abitanti che ancora nel 1156 consentiva a Genova di rivolgersi con un lodo agli uomini di Leivi e di Chiavari come se fossero un tutt'uno..

 EC

 

 

 

 

 

 

1 - Chiavari, caro..misterioso nome- Gian Francesco Grasso - Editrice Grafica Piemme SNC Chiavari 2002